Il 2020 è proprio un anno da cancellare. Non c’è settore dell’economia che sia risultato stabile e l’auto non ha fatto eccezione. In calo, come era immaginabile, le immatricolazioni nonostante gli ecobonus. Gli incentivi, infatti, sono arrivati tardi, solo nel secondo semestre, e seppur abbiano sollevato un po’ le sorti del mercato, non sono risultati sufficienti, almeno non in tutta Italia. D’altronde l’incertezza sull’andamento del Coronavirus durante l’inverno e il dubbio, legittimo, di un nuovo lockdown non ha di certo incentivato le persone all’acquisto. Meglio conservare i contanti e investire il prossimo anno. Come dar torto. Eppure questo ragionamento non ha funzionato, per fortuna, in modo omogeneo in tutte le regioni. Da nord a Sud, infatti, abbiamo assistito a uno strano fenomeno: regioni in cui le immatricolazioni hanno raggiunto livelli ottimali come Valle d’Aosta e Sicilia ed altre che chiuderanno l’anno sicuramente con un meno rispetto allo scorso come la Sardegna. Fenomeno simile anche per l’usato: La Valle d’Aosta registra sempre il primato nazionale, seguita da Liguria e Basilicata. I dati completi dell’analisi sono riportati su Segugio.it