A otto anni dalla nascita, l’Istituto di credito è più solido che mai con quattro filiali già operative e una in apertura.
«La Banca del Sud acquisisce denaro dalla Campania e lo reinveste sul territorio, questo è il suo valore aggiunto». Aldo Pace, amministratore delegato del noto Istituto di credito, continua: «La nostra gestione è leale e trasparente, non abbiamo vincoli con il mondo esterno. Solo con un amministrazione limpida si superano i momenti di crisi e non si incorre in rischi dannosi per noi e per i clienti». Banca del Sud è nata nel 2005 dall’intuizione di un gruppo di professionisti desiderosi di investire sul proprio territorio. In breve tempo i soci, 523 persone fisiche e giuridiche fra cui l’Istituto Fondazione Banco di Napoli, Fondiaria Sai e Banca Popolare di Puglia e Basilicata, nonché imprenditori, avvocati, pensionati e casalinghe, hanno raccolto più di 18 milioni di euro e hanno costituito la società per azioni. L’istituto oggi conta 4 filiali: Napoli, Caserta, Avellino e Salerno: «Siamo ben inseriti nel contesto campano – aggiunge Sossio Del Prete, consigliere e responsabile della Compliance officer – Il nostro obiettivo è aiutare e sostenere le piccole e medie imprese, i giovani e i pensionati, capendo le esigenze di ognuno e adattando, se possibile, i nostri prodotti ai loro bisogni. I clienti non sono semplici correntisti, ma persone». Nonostante il periodo poco favorevole, Banca del Sud sta aprendo un’altra filiale. «È la quinta – aggiunge l’amministratore delegato – Miglioriamo a piccoli passi, con moderazione e senso di responsabilità».
“Nata per starti vicino”, questo lo slogan che anima Banca del Sud, che vuole porsi come valida alternativa ai grandi gruppi bancari che non sempre riescono ad analizzare con scrupolosità il contesto territoriale in cui vanno a operare. «Vantiamo numerosi clienti – aggiunge Del Prete – non sono correntisti milionari, non tutti, ma ne siamo orgogliosi. Nel 2016, dopo otto anni, riusciamo anche a garantire ai nostri soci un utile. La forza dell’Istituto è la trasparenza: proprio perché piccoli riusciamo a informare adeguatamente i nostri clienti, studiando con attenzione la propensione al rischio di ogni correntista e per quanto tempo, eventualmente, sarebbe in grado di sostenerlo. Solo così possiamo evitare di consigliare pacchetti azzardati. Il nostro obiettivo non è fare budget a ogni costo e a scapito del correntista».
In un momento storico in cui alcuni Istituti di credito sono nell’occhio del ciclone, i rapporti basati su chiarezza e semplicità promossi dalla Banca del Sud premiano: «Non sono pessimista sull’attuale quadro economico – commenta Pace – qualcosa si intravede all’orizzonte, ma è sempre troppo poco. La crisi non coinvolge solo l’Italia, ma non mi preoccupa, ho assistito a tanti momenti negativi eppure siamo riemersi sempre, ci rialzeremo anche adesso. Paragono spesso le crisi a delle purghe: aiutano l’umanità a migliorarsi e ridimensionarsi. Anche il modo di fare banca è cambiato, le normative in materia sono aumentate e le sanzioni sono più severe: chi rispetta i risparmiatori non ha problemi a sopravvivere».
Banca del Sud opera molto anche nel sociale perché, sostengono Pace e Del Prete, «è un dovere preoccuparsi non solo dello sviluppo economico, ma anche sociale di un territorio». Con una propria squadra di calcio, l’Istituto incontra spesso i ragazzi della Sanità e quelli di Nisida e si fa promotore della Maratona di Spaccanapoli. Un impegno per i giovani, il futuro sono loro.
Maurizio De Dominicis